Fake News - Quali rischi per la democrazia

"Le emozioni sovrastano la ragione" Aristotele
Prescindendo completamente dalle realtà dei fatti, le Fake News costituiscono un'insidia rilevante per il dibattito pubblico e la formazione di opinioni, elementi entrambi di centrale importanza per la salute democratica.
Lo scopo delle Fake News è infatti quello di acquisire consenso e visibilità
Il modo migliore per conseguire tali obiettivi consiste nel far leva sugli istinti primari degli esseri umani: il primo tra tutti è la paura.
Se pensiamo ad esempio alle Fake News che si sono diffuse intorno ai vaccini come causa di autismo, notiamo come l'elemento centrale sia stato quello di diffondere timori irrazionali nel pubblico.

Fake News, la leva delle emozioni

Facendo leva sulla paura irrazionale dei genitori, li si è indotti a rifiutare i vaccini sulla base di argomentazioni pretestuose (consistenti in realtà in teorie del complotto) che facevano riferimento in maniera strumentale agli interessi economici delle case farmaceutiche.
In questo modo, l'intento era quello di proporre soluzioni alternative ai vaccini (propagandate come più sicure perchè asseritamente non assoggettate alle logiche di profitto delle multinazionali) vendendole a caro prezzo.
Allo stesso tempo, lo scopo della diffusione delle Fake News sui vaccini era quello di delegittimare e screditare le attuali classi dirigenti (ritenute colluse e asservite agli interessi economici delle lobbies dei farmaci), dirottando il consenso dell'elettorato verso partiti politici antagonisti.

Fake News alla ricerca di consenso

In tutta questa lotta per il consenso, ben poco spazio è stato riservato alla verifica scientifica delle presunte "evidenze" contrarie ai vaccini (e del resto non poteva essere altrimenti, essendo tali posizioni destituite di ogni fondamento scientifico, come numerosi studi scientifici hanno dimostrato nel tempo).
In questo gioco al massacro, a rimetterci è sempre e soltanto il cittadino, sia come paziente che come elettore.
La lotta per il consenso lascia sul campo molte vittime: prima tra tutte l'obiettività dei fatti
Nel caos di ambiguità che si viene a creare, nessuno crede più a nulla e nessuno, e questo clima di diffuso sospetto avvelena inevitabilmente il dibattito pubblico, impedendo la possibilità da parte dei cittadini-elettori di formarsi una propria opinione in maniera serena.

Fake News e il trionfo dell'irrazionalità

Una volta che l'avvelenamento dei pozzi ha raggiunto la sua soglia critica (vale a dire il clima di sospetto degenera in rassegnazione), a vincere la partita è inevitabilmente chi la spara più grossa.
L'opinione pubblica cade in balìa dell'irrazionalità, e come in preda ad una incipiente crisi di nervi, è ben contenta di affidarsi al "salvatore della patria" di turno.
E di "salvatori della patria" autoproclamatisi tali il web è pieno.
Molti di questi si arrogano anche il diritto di "ripulire" la Rete dalle Fake News, finendo tuttavia per ottenere risultati spesso discutibili dal punto di vista del rispetto delle opinioni altrui (senza peraltro contribuire a risolvere il problema della diffusione delle Bufale online).