Fake News, Quale soluzione?

La natura aperta (senza filtri e censure) della rete ha consentito a tutti di poter manifestare liberamente la propria opinione.
Tale fenomeno è stato salutato da molti (specie dai sostenitori della web neutrality) come elemento di democratizzazione e di crescita civile per la collettività.
Senza dubbio, non è pensabile introdurre filtri, nè censura per poter smascherare efficacemente le Fake News.
Occorre invece assumere un atteggiamento coerente con la natura aperta della rete, rispettando l'ecosistema mediatico, evitando l'insorgenza di controproducenti "effetti boomerang".
La soluzione ideale consiste quindi nel dare maggiore risalto ai contenuti qualitativamente migliori, evitando di fare pubblicità involontaria alle Fake News.
È inoltre indispensabile confidare sulle capacità critiche di utenti del web e cittadini, contribuendo a migliorare gli strumenti di valutazione critica a loro disposizione.

Fake News, Come difendersi efficacemente

Abbiamo visto quindi che affidarsi a soluzioni "automatizzate" preconfezionate (così come dar credito ai vari web vigilantes e sceriffi del web) non consente di difendersi efficacemente dalle insidie delle Fake News.
Solo l'esercizio sistematico del dubbio metodico può consentirci di difenderci dalle Fake News
Per poter esercitare appieno le nostre capacità critiche occorre però prima comprendere appieno la natura peculiare delle Fake News.

Perchè le Fake News non sono semplici menzogne

Si potrebbe pensare che lo scopo perseguito dai produttori di Fake News sia quello di mentire in maniera deliberata, allo scopo di creare danno al pubblico dibattito.
In realtà, lo scopo dei fakers è principalmente quello di guadagnarsi l'attenzione degli utenti diffondendo le false informazioni che più fanno presa sulla gente.
Niente di simile accade nel caso della menzogna!

Non confondiamo le menzogne con le Fake News

Chi mente, infatti, conosce la realtà dei fatti, e mente con lo scopo di alterare tale realtà dei fatti; la menzogna, infatti, può assumere spesso le sembianze di una mezza verità, di una verità parziale.
L'intento del mentitore, quindi, è di "avvelenare i pozzi" diffondendo menzogne palesi al fine di arrecare danno ad altri.
Nel caso delle Fake News, coloro che le creano e le diffondono non sono in realtà interessati a controvertire la verità dei fatti; per costoro, la verità dei fatti è semplicemente ininfluente.
L'unica cosa che conta per chi diffonde Fake News è guadagnare consenso e visibilità
Non è un caso che la diffusione delle Fake News vada assumendo un ruolo sempre più centrale proprio nelle competizioni elettorali.
Lo scopo dei candidati alle elezioni, infatti, è sedurre (nel senso originario di "condurre verso di sè") l'elettorato, utilizzando gli argomenti (che spesso sono nient'altro che pregiudizi) che gli elettori intendono sentirsi dire (facendo leva sul meccanismo cognitivo noto come "bias della conferma").
La cosa stupefacente (e preoccupante) è che gli elettori stessi non hanno alcun interesse a verificare i proclami elettorali (anzi, in molti casi sono addirittura consapevole della falsità delle affermazioni), accontentandosi semplicemente che gli argomenti utilizzati siano efficaci in termini di risultati elettorali favorevoli al candidato da loro prescelto.