Perchè diffondere Fake News è più facile che smascherarle

"Una menzogna ripetuta all'infinito diventa la verità" J. Goebbels, ministro della propaganda nazista
Le Fake News, in quanto originate e diffuse in un ambiente complesso e iper-connesso come il Web, mostrano caratteristiche di resilienza tutte proprie, che le rendono diverse dalle tradizionali menzogne o leggende metropolitane.

La Viralizzazione dei contenuti e le Cascate Informative

Il fenomeno della viralizzazione in Rete dei contenuti è stato interpretato come sinonimo di veridicità degli stessi, da parte di alcuni sostenitori dell'Intelligenza Collettiva della Rete.
Questi ultimi sostengono che "un contenuto che è vero diventa virale, se è falso invece perde viralità, e ha bisogno di essere supportato per continuare a diffondersi".
In questo modo si dà implicitamente credito alla capacità della Rete di discriminare la veridicità di un contenuto in base alla sua capacità di diffondersi e viralizzarsi.
Tale posizione ha molto in comune con la concezione della "Verità Manifesta", già in precedenza criticata, ed è sconfessata dalla realtà dei fatti.
I contenuti viralizzati in Rete non sono necessariamente quelli migliori, ma quelli che maggiormente corrispondono ai pregiudizi degli utenti
In altre parole, è più probabile che vengano diffusi (in modo particolare sui social network) quei contenuti che confermino i pregiudizi del gruppo, piuttosto che quelli che li mettano in discussione.
Gli stessi contenuti verrano infatti ricondivisi da coloro i quali condividono gli stessi pregiudizi, dando il via al processo noto come "viralizzazione".
Tale processo si auto-alimenta in virtù del "bias della conferma", vale a dire gli utenti che la pensano alla stessa maniera si sentono confortati nel veder confermati i propri pregiudizi (proprio osservando la crescente diffusione dei contenuti condivisi) e contribuiscono con maggior forza a intensificare il fenomeno di viralizzazione, dando vita a quelle "cascate informative" tipiche della Rete (veri e propri effetti domino che, come le valanghe, cominciano lentamente per poi diventare inarrestabili).
Le "cascate informative" sono anche alla base di quei comportamenti odiosi in rete che sfociano nelle gogne mediatiche.

Il Principio di Asimmetria di Brandolini

Una volta viralizzati in Rete, i contenuti digitali continuano a diffondersi a prescindere dalla loro "verità intrinseca".
Per poter contrastare la forza con cui si diffondono le cascate informative è necessario imprimere una forza ancora maggiore.
iI base al principio noto come Asimmetria di Brandolini, infatti, l'impegno necessario a ripulire la rete dai contenuti fake è di un ordine di grandezza superiore rispetto all'impegno profuso nell'attribuire un semplice "like" o nella ricondivisione in Rete dei contenuti.

Il ruolo giocato dai Social Network

Visto che una parte consistente dei contenuti fake viene quotidianamente diffusa in Rete tramite i Social Network, è lecito chedersi se tali piattaforme non giochino un ruolo peculiare in tale fenomeno.
È quanto analizzeremo nel proseguo della nostra analisi.