Per molto tempo, parlare di coscienza ha rappresentato un vero tabù, le cose poi sono rapidamente cambiate in tempi recenti con il ritorno di moda dell’Intelligenza Artificiale
Sequel di “Artificial Idiocy”, il testo parte dall’assunto che l’intelligenza in senso proprio presupponga in qualche senso una forma di consapevolezza
Se la decisione di sterzare fosse realmente della macchina, ciò rischierebbe di rivelarsi un clamoroso autogoal…
“Siamo sicuri di voler continuare a chiamare ‘intelligenza’ ciò che intelligenza non è?”
Già in tempi andati si ricorreva a indovini per predire eventi futuri, oggi l’AI sembra prendere anche il loro ruolo…
Riuscire a dotare le macchine di qualche forma di “senso comune” costituisce la vera rivoluzione copernicana che ancora manca all’AI
Le innovazioni basate sull’AI spesso nascondono teorie preconcette su fenomeni complessi come emozioni e consapevolezza che inducono a errate conclusioni
L’innovazione tecnologica assume sempre più i caratteri di un tabù incontestabile, che impone la sua accettazione acritica